Hanno Detto
Adani critica: «Vi sembra normale che l’Inter non abbia un driblattore? Ne parliamo da quattro anni, ma…»

Le parole di Lele Adani, ex calciatore, sull’inizio di stagione dell’Inter con la sconfitta contro la Juve. Tutti i dettagli in merito
Nel corso del suo intervento su Viva el Futbol, Lele Adani ha espresso delle perplessità sulle lacune ancora evidenti nell’Inter, nonostante il passare degli anni e i cambiamenti in panchina. L’ex difensore ha sollevato una domanda retorica che risuona come una critica netta alla situazione attuale della squadra nerazzurra: «Sono quattro anni che parliamo delle lacune dell’Inter. L’Inter non può scegliere di andare in uno contro uno, ma vi sembra una cosa normale nel 2025?». Una domanda che, oltre a colpire nel segno, richiama l’attenzione su una difficoltà di evoluzione che sembra persistere.
Le lacune da colmare
Adani ha messo in discussione la capacità dell’Inter di evolversi come squadra, sottolineando come la mancanza di dribblatori veri e propri stia pesando sulla qualità del gioco: «I nerazzurri non possono far saltare il banco con dribblatori come Yamal e Raphinha», ha osservato l’ex difensore, riferendosi a giocatori che potrebbero fare la differenza in situazioni di uno contro uno, una dimensione troppo spesso assente nella manovra dell’Inter.
Nonostante l’analisi di Cristian Chivu post derby d’Italia non presenti evidenti errori, Adani ha sottolineato come ciò che manchi sia proprio la capacità di sorprendere gli avversari, quella “rivoluzione” necessaria per alzare l’asticella. La critica non è tanto rivolta ai singoli acquisti, ma alla loro funzionalità in un progetto più ampio: «Non è che non siano arrivati giocatori buoni, ma non ne sono arrivati funzionali per un rinnovamento», ha aggiunto Adani, rimarcando come l’Inter stia ancora cercando una sua identità e, soprattutto, come il mercato degli ultimi anni non abbia portato il cambiamento radicale necessario.
Il futuro dell’Inter e la sfida per il titolo
Secondo Adani, l’Inter ha ancora le capacità per vincere il campionato, ma «non si vedranno cose diverse». La squadra sembra destinata a rimanere impantanata in una condizione di mediocrità che, purtroppo, le impedisce di fare quel salto di qualità che le permetterebbe di competere ai massimi livelli in tutte le competizioni. Non bastano i singoli talenti, ma è necessaria una visione a lungo termine che integri nuovi giocatori con le giuste caratteristiche per rinvigorire il collettivo.
In sintesi, il messaggio di Lele Adani è chiaro: l’Inter ha bisogno di un cambiamento radicale, che non può più essere rimandato. Senza una rivoluzione vera e propria, la squadra rischia di continuare a ripetere gli stessi errori, nonostante i buoni acquisti e la buona volontà. La domanda di Adani resta sospesa nell’aria: l’Inter sarà in grado di fare il salto di qualità necessario per competere ai massimi livelli, o continuerà a perdere il treno della rivoluzione calcistica? Il futuro prossimo risponderà.