Bucchioni avverte: «Basta negatività attorno alla Nazionale, l’Italia ha giocatori di valore. Bastoni, Dimarco e Barella?»

Bucchioni sulla Nazionale, il giornalista invita all’ottimismo: «Non siamo inferiori a Svizzera o Norvegia, smettiamola di farci del male»

Dopo il 5-0 rifilato all’Estonia, il clima attorno alla Nazionale resta diviso tra entusiasmo e critiche. A riportare equilibrio ci ha pensato il giornalista Enzo Bucchioni, che sulle colonne di TMW ha voluto lanciare un messaggio chiaro contro l’eccessiva negatività che spesso accompagna il dibattito sugli azzurri.

L’INVITO ALL’OTTIMISMO – «Basta farci del male da soli, non ne posso più di questa continua autoflagellazione: quando si parla della Nazionale siamo diventati un popolo di Tafazzi. Basta. Non serve a niente. Negatività porta soltanto negatività».

Bucchioni ha chiarito che le sue parole non sono figlie del largo successo contro l’Estonia, ma di un ragionamento più profondo: il calcio italiano attraversa difficoltà strutturali, ma la qualità media dei giocatori non è così bassa come viene descritta.

LA COMPARAZIONE – «Ovviamente non siamo al livello della Francia o della Spagna, tanto per dirne due, ma non possiamo pensare di essere meno forti della Svizzera o della Norvegia, non ci può far paura giocare contro la Svezia o la Macedonia. Basta, lo ripeto».

Per il giornalista, dunque, serve smettere con l’autodenigrazione e ricominciare a valorizzare il patrimonio tecnico a disposizione.

I LEADER AZZURRI – «Non è Donnarumma uno dei migliori del mondo, se non il migliore, fresco vincitore della Champions, appena comprato dal City? Lo è. E non è solo. Per il cuore della difesa possiamo vantare Calafiori dell’Arsenal e il giovane Leoni del Liverpool. Che dire di Bastoni? Non è uno dei più forti d’Europa? Tornerà Buongiorno. Sugli esterni Udogie gioca nel Tottenham, c’è Cambiaso, lo voleva il City. Di Lorenzo e Dimarco sono giocatori affidabili. In mezzo Tonali sta facendo molto bene in Premier, Barella è di livello internazionale».

Anche diversi interisti, dunque, tra i leader citati. Bucchioni ha poi ricordato la profondità offensiva con Retegui, Kean, Raspadori all’Atletico Madrid, oltre a esterni come Orsolini, Zaccagni e Politano. Ha citato anche giovani in rampa di lancio come Koleosho, Kayode e Comuzzo, senza dimenticare il recupero di elementi come Fagioli, Ricci e Chiesa.

Un’analisi dettagliata che vuole ribaltare il paradigma: la Nazionale non è priva di talenti, anzi può contare su un mix di giovani prospetti e certezze internazionali. Il messaggio è chiaro: serve fiducia e meno negatività per affrontare con coraggio le sfide future.