Akanji Inter, lo svizzero porta queste qualità a Chivu
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Akanji Inter, lo svizzero porta queste qualità ad Appiano: la sua duttilità esalta Chivu

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Akanji Inter, La Gazzetta dello Sport sottolinea i numeri e le qualità dello svizzero: un centrale d’assalto che costruisce e finalizza

L’arrivo di Manuel Akanji ha aperto nuovi scenari tattici all’Inter di Cristian Chivu. Il difensore svizzero, classe 1995, è stato definito da La Gazzetta dello Sport «un centrale d’assalto specializzato in pre-assist». Un profilo particolare, capace di interpretare il ruolo non solo con solidità difensiva, ma anche come primo costruttore di gioco.

Rispetto a Benjamin Pavard, partito nelle ultime ore di mercato, Akanji si distingue per una maggiore propensione alla manovra offensiva. In questo senso ricorda Alessandro Bastoni, con cui condivide l’attitudine a portare palla e ad inserirsi oltre la linea di pressione avversaria. Non è un caso che il quotidiano rosa abbia ricordato un episodio emblematico: la finale di Champions League del 2023, quando fu proprio Akanji ad avviare l’azione decisiva del gol di Rodri nella vittoria del Manchester City sull’Inter, servendo in profondità Bernardo Silva.

I numeri di Akanji

La passata stagione lo svizzero, nonostante alcuni stop per infortunio, è stato il quarto centrale della Premier League per “progressive carries”, ovvero palloni portati avanti in conduzione. Un dato che lo avvicina molto a Bastoni: 158 conduzioni progressive (7.1 a partita) contro le 161 dell’italiano. Un contributo prezioso, perché rompe le linee e crea spazi per gli attaccanti.

Ma non è solo una questione di costruzione. Akanji sa essere incisivo anche in zona gol, grazie alle sue qualità nel gioco aereo. Lo ha dimostrato di recente segnando con la nazionale svizzera contro il Kosovo, confermando di poter rappresentare un’arma in più anche sui calci piazzati.

Duttilità e futuro in nerazzurro

Un altro aspetto che esalta l’Inter è la sua duttilità: Akanji ha ricoperto praticamente ogni ruolo della difesa, dal centrale puro al braccetto di destra o sinistra, fino al terzino. Già tre anni fa i nerazzurri lo avevano individuato come erede di Milan Skriniar, salvo poi vederlo finire al Manchester City di Guardiola. Ora il colpo è realtà, e Chivu può contare su un difensore moderno, regista aggiunto e al tempo stesso garanzia di solidità.

Il sorriso del tecnico rumeno racconta bene la sensazione in casa Inter: con Akanji, la squadra ha aggiunto un tassello che può alzare ulteriormente il livello tecnico e tattico della rosa.

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