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Palmieri dubbioso: «Sebastiano Esposito al Parma? Prezzo irrisorio se per Leoni…»
Palmieri solleva dubbi sulla cessione di Sebastiano Esposito al Parma con un post su X: «Prezzo irrisorio se per Leoni…»
Il trasferimento di Sebastiano Esposito al Parma è ormai agli ultimi dettagli. L’attaccante classe 2002, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, è pronto a ripartire in Emilia dopo l’ultima stagione in prestito all’Empoli. Ma se da una parte l’operazione viene vista come una cessione utile per sfoltire la rosa nerazzurra, dall’altra non mancano le perplessità sulle cifre dell’accordo.
A sollevare il caso è stato il giornalista Tancredi Palmeri, con un commento molto diretto pubblicato sul suo profilo X (ex Twitter): «Il prezzo di Sebastiano Esposito al Parma è talmente irrisorio che se non comporta uno sconto per Leoni allora è totalmente regalato».
Esposito-Parma, Palmeri dubbioso: operazione legata a Leoni?
Le parole di Palmeri fanno riferimento a un possibile legame tra la cessione di Esposito e la trattativa parallela tra Inter e Parma per Giovanni Leoni, difensore classe 2006 che i nerazzurri seguono da tempo. Allenato proprio da Cristian Chivu durante la parentesi a Parma, Leoni è considerato uno dei prospetti difensivi più interessanti del panorama italiano, e il suo cartellino è valutato almeno 30-35 milioni di euro.
Secondo Palmeri, il prezzo d’acquisto di Esposito da parte del Parma – stimato in circa 4 milioni di euro – sarebbe troppo basso per essere una semplice operazione slegata, soprattutto considerando l’età e il potenziale dell’attaccante. Ecco perché si ipotizza che la cessione possa essere parte di una strategia dell’Inter per ottenere condizioni più favorevoli nell’affare Leoni.
Esposito, dal canto suo, è pronto a rimettersi in gioco: il Parma gli offrirà continuità e la possibilità di tornare protagonista in Serie A. L’Inter manterrà con ogni probabilità una percentuale sulla futura rivendita o il diritto di recompra, formula già utilizzata in passato per altri giovani talenti.
Resta ora da capire se, dietro l’operazione, si nasconda davvero un incastro di mercato con effetti a lungo termine.
