Monterrey-Inter, emergenza in attacco per Chivu: pronta la ‘soluzione tampone’. Ultime

Monterrey Inter, emergenza in attacco per Chivu: pronta la ‘soluzione tampone’. Ultime sul possibile schieramento offensivo all’esordio

L’assenza forzata di Mehdi Taremi, bloccato in Iran, va oltre il dramma umano e crea una vera e propria emergenza in attacco per l’Inter di Cristian Chivu al Mondiale per Club. Sebbene il calcio passi in secondo piano di fronte a un conflitto, la realtà del campo è che dietro ai titolarissimi Thuram e Lautaro si è aperto un vuoto. Manca la prima alternativa, un problema non da poco per una competizione così prestigiosa.

I giovani talenti ai box: Carboni e Pio Esposito

Le speranze per il futuro non sono ancora pronte a rispondere “presente”. Il gioiellino Valentin Carboni, pur avendo ritrovato il suo mentore Chivu, è reduce dalla rottura del legamento crociato del 12 ottobre 2024 e, sebbene guarito, non ha ancora minuti nelle gambe dopo un così lungo stop. Anche Pio Esposito, designato come il centravanti del futuro, sta svolgendo un lavoro personalizzato a UCLA. L’obiettivo è averlo a disposizione solo per la terza partita del girone, contro il River Plate, ma per le prime gare non sarà disponibile.

La soluzione tampone: Sebastiano Esposito

In questa situazione d’emergenza, l’unica alternativa credibile e subito disponibile per far rifiatare i titolari è Sebastiano Esposito. Rientrato alla base dopo la retrocessione dell’Empoli, che non ha esercitato il diritto di riscatto, l’attaccante rappresenta una soluzione tampone. Il suo futuro, infatti, resta lontano da Milano, ma la sua presenza in rosa si rivela ora fondamentale per Chivu, almeno per le prime, delicate sfide del torneo americano. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

Chivu con le scelte obbligate

Il tecnico nerazzurro si trova quindi a gestire un attacco con le rotazioni ridotte all’osso. Per l’esordio nel Mondiale dovrà affidarsi a una soluzione interna e temporanea come Sebastiano Esposito, in attesa del pieno recupero dei suoi giovani talenti. Una situazione che evidenzia la fragilità del reparto offensivo e che, al rientro dalla California, richiederà senza dubbio un intervento deciso sul mercato per completare l’arsenale a disposizione.